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"LIBERA STVDIORVM VNIVERSITAS"

Università degli Studi di Polistena

E-learning Center Point

 

PREMESSE

 

 

VISTI

- La costituzione della Repubblica Italiana;

 

- l’art. 21 della L. 15 marzo 1997 n. 59, che riconosce ad ogni scuola l’autonomia organizzativa, didattica, di ricerca e sperimentazione per permettere un più stretto collegamento con la realtà locale in cui è insediata ed una maggiore rapidità operativa;

 

- il Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 dell’8 marzo 1999 che riconosce personalità giuridica a tutte le istituzioni scolastiche e ne regolamenta gli spazi di espressione dell’Autonomia scolastica;

 

- il Libro Bianco «Un nuovo slancio per la gioventù europea, presentato il 21 novembre 2001 dalla Commissione U.E., la quale ritiene che la partecipazione dei giovani debba essere incoraggiala, attraverso il rafforzamento delle strutture nelle quali i giovani possono farsi ascoltare e che l'informazione Ma indispensabile allo sviluppo della cittadinanza attiva;

 

- che il Parlamento europeo, nella Risoluzione sul Libro Bianco (GU C 180 E del 31.7.2003) ha sottolineato l’importante ruolo svolto dalle organizzazioni giovanili internazionali ed europee per consentire ai giovani di partecipare stabilmente ed attivamente alla vita democratica in Europa e di esercitare, nella società, un ruolo di protagonisti;

 

- che il Consiglio d'Europa ha proclamato il 2005 “Anno europeo della cittadinanza democratica, attraverso l'educazione'', con l' obiettivo di impegnare le istituzioni scolastiche e formative perché siano luoghi di diffusione della cultura della legalità, della cittadinanza, della convivenza civile, della partecipazione;

 

- la comunicazione dalla Commissione europea al Consiglio e al Parlamento europeo dell' 8 settembre 2008 sull'efficienza e l'equità dell' istruzione e della formazione, fondamentali per la crescita economica, l'occupazione e la coesione sociale;

 

- i documenti internazionali, le Raccomandazioni dell’UNESCO e le Direttive comunitarie, che costituiscono un quadro di riferimento generale entro cui collocare l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella storia dell’Umanità come elementi essenziali del contesto pedagogico e culturale di ogni Paese;

 

- i principi dichiarati nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata il 7 dicembre del 2000;

 

- la necessità d’impegnare i giovani in attività ed iniziative che contribuiscano a potenziarne l’integrazione nel tessuto sociale, affinché diventino promotori dei valori comuni dell’Unione Europea e della futura area di SVILUPPO MEDITERRANEA, al contempo, protagonisti del dialogo, della democrazia, della solidarietà tra i popoli;

 

- Gli obiettivi della Conferenza Europea di Sofia 2004 sulla cittadinanza, mirati a migliorare i programmi d’insegnamento, i contenuti dei libri di testo e altri e altri stumenti didattici, ivi comprese, ivi comprese le nuove tecnologie, per formare un cittadino solidale e responsabile, che presenti una apertura verso le altre culture, capace di apprezzare il valore della libertà, rispettoso della dignità umana, delle differenze e delle diversità;

 

- la direttiva Prot. n. 1455 del 10 novembre 2006 contenente indicazioni ed orientamenti sulla partecipazione studentesca la direttiva Prot. n. 16 del 05 febbraio 2007 recante linee di indirizzo ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo;

 

- la Legge 30 ottobre 2008, n.169 che introduce “Cittadinanza e Costituzione” quale disciplina di studio nei programmi in tutte le scuole di ogni ordine e grado sul Territorio Nazionale, nonché tutti i successivi bandi e/o atti regolativi ed attuativi comunque denominati

 

- che la scuola svolge un ruolo primario nel processo di formazione della persona, da sviluppare nel rispetto della Costituzione e della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale, nazionale ed europea

 

- le “Linee di indirizzo sulla Cittadinanza Democratica e Legalità” Prot. N. 5843/A3 del 16 ottobre 2006, sulla base delle quali attivare iniziative concrete con l’obiettivo di valorizzare/diffondere la cultura della legalità, della solidarietà, della partecipazione come condizioni di promozione della cittadinanza degli studenti e delle studentesse;

 

- la direttiva Prot. n. 1455 del 10 novembre 2006 contenente indicazioni ed orientamenti sulla partecipazione studentesca;

 

- Il Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme (LLP), istituito con decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006 (GU L327) e riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013; rafforza e integra le azioni condotte dagli Stati membri, pur mantenendo inalterata la responsabilità affidata ad ognuno di essi riguardo al contenuto dei sistemi di istruzione e formazione e rispettando la loro diversità culturale e linguistica.

 

- Gli obiettivi specifici del programma europeo di apprendimento permanente Lifelong Learning Programme (LLP) :

 

      - contribuire allo sviluppo di un apprendimento permanente di qualità e promuovere risultati elevati, l'innovazione e una dimensione europea nei sistemi e nelle

        prassi del settore;

 

      - sostenere la realizzazione di uno spazio europeo dell'apprendimento permanente;

 

      - contribuire a migliorare la qualità, l'attrattiva e l'accessibilità delle opportunità di apprendimento permanente disponibili negli Stati membri;

 

      - rafforzare il contributo dell'apprendimento permanente alla coesione sociale, alla cittadinanza attiva, al dialogo interculturale, alla parità tra le donne e gli uomini

        contribuire a promuovere la creatività, la competitività, l'occupabilità e lo sviluppo di uno spirito imprenditoriale;

 

      - contribuire a una maggiore partecipazione di persone di tutte le età, comprese quelle con particolari esigenze e le categorie svantaggiate, all'apprendimento

        permanente a prescindere dal retroterra socioeconomico;

 

      - promuovere l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica;

 

      - promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi a carattere innovativo basati sulle  TIC;

 

      - rafforzare il ruolo dell'apprendimento permanente nello sviluppo di un sentimento di cittadinanza europea basato sulla comprensione e sul rispetto dei diritti

        dell'uomo e della democrazia e nella promozione della tolleranza e del rispetto degli altri popoli e della altre culture;

 

      - promuovere la cooperazione in materia di garanzia della qualità in tutti i settori dell'istruzione e  della formazione in Europa;

 

      - incoraggiare il migliore utilizzo di risultati, di prodotti e di processi innovativi e scambiare le buone prassi nei settori disciplinati dal programma di apprendimento

        permanente, al fine di migliorare la qualità dell'istruzione e della formazione;

 

- Il trattato di Lisbona: Articolo 165 (ex articolo 149 del TCE) L'azione dell'Unione è

intesa « ...a favorire lo sviluppo degli scambi di giovani e di animatori di attività socioeducative e a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica

dell'Europa.”

 

- Il Trattato di Lisbona”, ed il documento “Raccomandazioni del parlamento europeo e del consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per  l’apprendimento permanente”;

 

- Gli obiettivi della Commissione europea Rappresentanza in Italia riguardo L’apprendimento permanente, per conseguire l’obiettivo fissato nella strategia Europa 2020 di ridurre il tasso di abbandono scolastico al 10% la Commissione proporrà raccomandazioni: -

 

      - Sulla lotta all’abbandono scolastico;

 

      - migliorare la capacità di lettura;

 

      - migliorare l’accesso a la partecipazione dei giovani ai tirocini;

 

      - per corroborare l’azione degli Stati membri volta a promuovere il riconoscimento dell’apprendimento non formale e informale;

 

- Gli obiettivi della Commissione europea Rappresentanza in Italia L’occupazione giovanile per contribuire al conseguimento dell’obiettivo fissato nella strategia Europa 2020 di aumentare il tasso di occupazione generale al 75% aiutando i giovani e offrire loro servizi specializzati attraverso la definizione di un nuovo programma di apprendimento reciproco;

 

 

VISTA

- la necessità di promuovere la partecipazione attiva dei giovani alla costruzione europea e di migliorare la comprensione della diversità culturale europea e dei valori comuni, sostenendo il rispetto dei diritti umani e la lotta contro il razzismo, la xenofobia e l’antisemitismo.

 

 

VISTO

- Che la Formazione Professionale, svolge un ruolo primario nel processo di formazione della persona, da sviluppare nel rispetto della coscienza storica e di appartenenza alla comunità nazionale, Europea e Mediterranea;

 

- che la formazione professionale è un elemento indispensabile per la crescita delle persone nonché per lo sviluppo del sistema economico e produttivo, promuovendo, nel contempo, lo sviluppo economico e sociale del territorio;

 

- che la formazione professionale rappresenta lo strumento che risponde ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende e dal sistema economico-produttivo in generale;

 

- che essa sostiene la formazione linguistica dei giovani, perché diventino persone dotate di conoscenze competenze e capacità adeguate alle esigenze di una società multilingue e multiculturale;

 

- che la formazione continua e permanente è finalizzata a migliorare il livello di qualificazione e di sviluppo professionale della forza lavoro assicurando la stabilità occupazionale, l'adattabilità ai cambiamenti tecnologici e organizzativi atti a sostenere la competitività delle imprese e di tutti gli operatori economici pubblici e privati (formazione continua), garantendo opportunità di formazione lungo l'intero arco della vita (formazione permanente);

 

- che La Formazione Continua quindi ha lo scopo di riqualificare, "ri-professionalizzare" le persone con corsi di formazione "dedicati";

 

- che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, concorda sull’importanza di promuovere nelle scuole percorsi di formazione rivolti agli studenti per promuovere l’integrazione, il rispetto degli altri e la pacifica convivenza;

 

- che la Legge 8 novembre 200 n.328, ARTICOLO 1 comma 4, riconosce ed agevola il ruolo degli organismi non lucrativi d’utilità sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, di altri soggetti privati operanti nel settore  della formazione, della programmazione di attività didattiche e culturali;

 

- che la scuola italiana, favorisce l’interscambio culturale fra diverse realtà scolastiche.

 

TENUTO CONTO

- della posizione comune del Parlamento europeo e del Consiglio in vista dell'adozione della decisione, che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma d'azione ''Europa per i cittadini, finalizzato alla promozione della cittadinanza attiva e quindi allo sviluppo del senso di appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti dell'uomo, diversità culturale, tolleranza e solidarietà, principi dichiarati nella carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, proclamata il 7 dicembre del 2000;

 

- della presenza nel nostro Paese di fenomeni di povertà, emarginazione e illegalità, che alimentano senso di insicurezza e precarietà generando un atteggiamento di sfiducia nelle istituzioni e di diffidenza nelle norme;

 

- che la legalità si sostanzia di principi, valori condivisi e regole implicano la possibilità di accesso alla conoscenza di diritti e doveri, ma anche di partecipazione consapevole e costruttiva alla vita sociale e politico-istituzionale;

 

- che la cultura della democrazia e della partecipazione, della legalità e della responsabilità, del rispetto della propria persona e di quella altrui, della collaborazione e solidarietà si costruisce nell'esperienza, da vivere nella scuola quale luogo privilegiato:

 

CONSIDERATO

- che la scuola italiana ha tra suoi obiettivi quelli di "... favorire la crescita e la valorirzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità dl ciascuno ..." e che si ispira a principi e criteri direttivi, tra cui "... II conseguimento di una formazione spirituale e morale, anche ispirata ai principi della Costituzione, e lo sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale, alla comunità nazionale ed alla civiltà europea il diffuso malessere dei giovani, nella scuola e nella società che si esprime in molteplici forme e dimensioni:

 

     - l' abbandono precoce della scuola;

 

     - lo scarso rendimento scolastico;

 

     - le difficoltà di apprendimento, la fuga dalla regole del vivere civile e sociale, originando fenomeni di bullismo, di microdelinquenza, di conflittualità più o meno

     latenti;

 

 - che il MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (di seguito indicato come MIUR):

 

     - ritiene di significativa importanza la collaborazione tra tutti i soggetti educativi, a partire dalla famiglia, per diffondere la cultura della legalità, della solidarietà e

      del rispetto degli altri;

 

     - ritiene che la scuola aperta al mondo esterno, e in interazione costante con la famiglia e con tutti i soggetti del territorio, debba essere luogo di incontro e di

     scambio di esperienze, di relazioni e di occasioni di confronto;

 

     - promuove nei giovani l’esercizio della cittadinanza attiva quale fondamento di una convivenza civile basata sui valori della solidarietà, della partecipazione

     responsabile e della cooperazione;

 

     - riconosce nella partecipazione studentesca il segno di una scuola moderna capace di combattere la dispersione scolastica, di mettere al centro dei suoi obiettivi

     la valorizzazione delle inclinazioni personali di ciascuno studente e di creare le condizioni per un migliore apprendimento;

 

 

 - che l'Italia presenta un tessuto sociale ed economico sempre più multietnico, il che rafforza la necessità di confronto e dialogo, nonché di, esercizio del diritto alla

 diversità.

 

- che i cambiamenti sociali, culturali, economici e le complessità caratterizzano le società attuali hanno determinato processi di innovazione e trasformazione significativa sui sistemi educativi di tutti i paesi rendendo necessario ridefinire il concetto stesso di cittadinanza, di legalità e di democrazia anche e il riconoscimento del ruolo fondamentale della componente studentesca nella vita della scuola e della comunità;

 

- che esiste una forte correlazione tra democrazia, conoscenza di diritti e doveri, giustizia e legalità intesa, quest'ultima, come strumento di libertà, possibilità di scelta, partecipazione, fiducia nelle istituzioni;

 

- che i cambiamenti sociali, culturali, economici e le complessità che caratterizzano le società attuali hanno determinato processi di innovazione e trasformazione significativi dei sistemi educativi di tutti i Paesi, rendendo necessario ridefinire il concetto stesso di cittadinanza e di democrazia, riconoscendo e valorizzando il ruolo fondamentale della componente studentesca nella vita della scuola e della comunità;

 

- che il bagaglio culturale dei giovani é frutto della interazione approfondimenti formali e apprendimenti informali e non formali e che la cultura della cittadinanza e della legalità è il risultato delle esperienze e delle conoscenze acquisite anche al di fuori della scuola;

 

- che le risposte ai problemi posti dalla società di oggi, comuni a tutti i paesi, devono investire il modo di pensare e di agire di tutti i cittadini e devono comporre un cambiamento radicale nella mentalità e nei comportamenti individuali e collettivi, gli interventi più significativi attuali all’interno della scuola devono coinvolgere tutti i soggetti dell'educazione a partire dalla famiglia;

 

- che il riconoscimento delle differenze è un valore aggiunto della democrazia e che il principio di uguaglianza è uno dei cardini della Costituzione italiana, intesa come opportunità da °fiere a tutti i cittadini non secondo una logica distributiva, ma come offerta individualizzata, che tenga conto delle specifiche caratteristiche di ciascuno, che l'educazione alla democrazia e alla legalità trova nel protagonismo degli studenti e delle studentesse un ambito privilegiato e che i diritti e doveri di cittadinanza si esplicano nel rispetto delle regole e nella partecipazione di tutti i cittadini alla vita civile, sociale, politica ed economica;

 

 

RITENUTA

l'educazione alla legalità una dimensione formativa trasversale ai saperi e al contempo opportunità pragmatica per potenziare le capacità della scuola d'intraprendere e di intervenire sulla complessa realtà del mondo contemporaneo e comprenderne i problemi;

 

RITENUTO

- che il concetto di democrazia é strettamente connesso con quello di cittadinanza, intesa non solo come insieme di doveri che tutti abbiamo, ma anche nel senso che, come cittadini, dobbiamo essere protagonisti attivi della democrazia e quindi soggetti responsabili della formazione civica dei giovani che è, e rimane, uno degli obiettivi primari dell'istruzione e della formazione;

 

- che la scuola, sede istituzionale dell'educazione e dell'istruzione, deve assumere la responsabilità di contribuire alla coesione sociale attraverso l'attenzione alle differenze tra generazioni, generi, etnia, lingue, religioni e culture, l'impegno a leggere i bisogni formativi del territorio di riferimento rapportati alla più ampia direzione nazionale, europea e mondiale, la ricerca di strategie adeguate, in grado di favorire la partecipazione di tutti gli alunni e le alunne al proprio processo educativo-formativo e alla vita della comunità scolastica;

 

- che è necessario offrire alle scuole un idoneo quadro di riferimento all’interno del quale predisporre un’offerta formativa che valorizzi l’educazione alla convivenza civile e i principi della legalità e della nostra Costituzione;

 

IL PROGETTO “CITTADINANZA GLOBALE”

- Al fine di promuovere il collegamento in rete fra le istituzioni educative "L’ASSOCIAZIONE “LIBERA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI POLISTENA", assume l’impegno di realizzare il progetto denominato ”CITTADINANZA GLOBALE” attraverso la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, da promuovere attraverso la creazione di una Rete tra Scuole Per La Diffusione e lo Scambio Della Cultura Fra Nazioni:

 

- Il Progetto “CITTADINANZA GLOBALE” è teso a: - Indurre a una riflessione sul valore della cittadinanza, intesa come contemperamento fra la manifestazione dell’ “io” soggettivo e l’impegno verso l’altro, riconosciuto paritetico depositario di diritti e libertà, con particolare riferimento al diritto all’istruzione;

 

- Evidenziare i molteplici significati del termine cittadinanza, inducendo a una riflessione sulle istituzioni europee, mediterranee e gli organismi internazionali;

 

- Educare, attraverso l’esperienza dell’apprendimento collaborativo, al rispetto, alla tolleranza, alla responsabilità e alla solidarietà;

 

- Promuovere la conoscenza e il dialogo costruttivo tra culture diverse presenti nei diversi “Paesi Partner”, educando a considerare le differenze come elementi di ricchezza del

  patrimonio culturale di ogni Paese;

 

- Far riconoscere ed individuare stereotipi e pregiudizi, ridefinendo il concetto di cittadinanza includendo in esso il principio della pari dignità tra persona e culture diverse;

 

- Migliorare la competenza delle lingue straniere;

 

- Migliorare la competenza informatica (creando un forum delle reti di scuole);

 

- Promuovere l’integrazione e il rispetto dei diritti umani e la cooperazione giovanile;

 

- Incoraggiare il dialogo e la comprensione interculturale mediante opportuni scambi tra i Paesi interessati;

 

- Facilitare l’accesso all’informazione dei giovani utilizzando tecnologie moderne e mezzi tradizionali d’informazione, dando ai giovani la possibilità di conoscere le varie realtà dei Paesi

  del Mediterraneo mediante concorsi, la realizzazione di filmati su argomenti culturali ecc., mettendo in palio premi o borse di studio;

 

- Avviare politiche d’informazione per lo sviluppo di un’identità culturale mediterranea comune mediante corsi di lingue o di storia delle civiltà mirati alla comprensione di altre culture

  per combattere la discriminazione e l’ignoranza, che alimentano la disparità e la difficoltà nell’integrazione sono nemici dell’integrazione;

 

- Promuovere e semplificare le procedure di ricerca, di finanziamenti per i programmi "Euro-mediterranei" per la cooperazione giovanile;

 

- Promuovere la cooperazione trans-regionale e le riunioni regionali di eventi giovanili europei;

 

- Istituire un Network culturale, formato da un’ ASSOCIAZIONE di PAESI MEMBRI (APM);

 

- Incoraggiare il pensiero critico dei giovani per migliorare la comprensione delle diversità mediante lo studio della storia e delle istituzioni dei Paesi membri dell’APM  (ASSOCIAZIONE

  PAESI MEMBRI) ed ampliare l’insegnamento linguistico attuale;

 

- Organizzare visite all’APM dei Paesi membri per incoraggiare i partenariati; Organizzare iniziative volte a promuovere, anche in altri contesti, sia la conoscenza che lo sviluppo

  delle lingue, dell’Information Comunication Tecnology e della cultura scolastica in genere, in particolare si impegna a:

 

    - Promuovere e sostenere gemellaggi culturali e progetti formativi che contribuiscano allo sviluppo anche interculturale degli studenti e dei docenti;

 

     - Partecipare a percorsi di ricerca-azione co-realizzati con Istituti scolastici e educativi, circa la diffusione della cultura digitale;

 

     - Favorire la partecipazione di insegnanti, alunni e genitori ad eventi organizzati sia all’interno che all’esterno dell’istituzione scolastica;

 

     - Organizzare convegni, seminari ed eventi promozionali atti a diffondere le attività preposte a valorizzare la cultura del territorio Utilizzare il sito istituzionale

       www.universitadipolistena.it come canale di informazione e diffusione di quanto sopra detto;

 

- l’UNIPO si impegna a promuovere all’interno dell’istituzione educativa percorsi di ricerca-azione e studio circa il sistema informatico-tecnologico-educativo;

 

- l’UNIPO si impegna a collaborare nell’elaborazione di progetti di formazione e mobilità per docenti e operatori della scuola e svolgere azioni per migliorare la qualità della vita a

  scuola ed il benessere totale di alunni, docenti e genitori;

 

- Operare come figure di tramite per attivare a nome e per conto dell’istituzione educativa contatti e relazioni con esponenti e rappresentanti sulle novità proposte dagli enti  certificatori

  tecnologici europei e mondiali (Certipass, Certiport, Pearson Vue, Microsoft, Adobe, Autodesk), al fine di consentire alla scuola la realizzazione di cambi comunicativi significati

  e diretti mediante l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione;

 

- L’UNIPO si impegna a collaborare nell’organizzazione di convegni, seminari ed eventi promozionali atti a diffondere le attività promosse in attuazione del presente protocollo;

 

- Utilizzare il sito proprietario www.universitadipolistena.it come canale di informazione e diffusione di quanto sopra detto;

 

- UNIPO s’impegna fornire le aule necessarie per la realizzazione di eventuali progetti, che avranno come fruitori gli studenti delle scuole, nonché a compensazione dei locali,

   eventuali fruitori esterni;

 

NOTE FINALI

- Per quanto non espressamente previsto si rimanda all’ordinamento generale in materia di istruzione e alle norme che regolano il rapporto di lavoro nel comparto scuola e

  formazione superiore e continua.

 

OBIETTIVI - ACCREDITAMENTI

- L’UNIPO agirà da Polo Telematico Universitario (P.U.T.), dado la possibilità di conseguire corsi di laurea, master universitari, corsi di alta specializzazione, grazie all’Accreditamento con prestigiosi Atenei Nazionali ed Internazionali e ad una vastissima offerta formativa;

 

- L'UNIPO, potrà vantare un accreditamento presso la Regione Calabria, perle attività di Formazione Professionale, Continua e permanente;

 

- L’UNIPO, potrà vantare un accreditamento presso "l' Area Metropolitana”, della provincia di Reggio Calabria per la somministrazione ed il rilascio di diplomi di qualifica

  professionale triennale (Scuola dei Mestieri) di Estetista, Parrucchiere, Orafo, etc;

 

- L'UNIPO, potrà vantare un accreditamento presso L’EURODESK, la struttura governativa del 'Unione europea e del Consiglio d'Europa, per l’attuazione di programmi comunitari dedicati alla promozione di scambi culturali, bilaterali, etnici e di lingue;

 

- L'UNIPO per lo svolgimento di Master, diplomi di laurea, lauree magistrali, corsi post diploma e Certificazione di Lingua Inglese, grazie all'accreditamento con prestigiosi Atenei Nazionali ed Internazionali e ad una vastissima offerta formativa;

 

- L’UNIPO, potrà vantare un accreditamento presso L’agenzia LLP Italia, per i programmi internazionali di apprendimento permanente. L’Agenzia LLP Italia è gestita dalla "Commissione Europea" e al DG Istruzione e Cultura, in cooperazione con gli Stati Membri, per i programmi Comenius, Leonardo da Vinci e i viaggi Studio!

 

- L’UNIPO per la somministrazione di certificazioni informatiche, sarà accreditata presso la Certipass, ente che vanta un protocollo d’intesa con Il MIUR (prot. 235 del 25/01/2008), in qualità di erogatore unico di certificazioni europee per tutto il territorio comunitario

 

- L’UNIPO per la somministrazione ed il rilascio delle Certificazioni di Grafica (Adobe, PHP & my Sql, Autodesk), sarà accreditata presso la Certiport

 

PREMESSO CHE

- L’UNIPO legalmente rappresentata per il presente atto dal Prof. Giovanni Laruffa, nella sua qualità di Presidente e Rettore, ritiene di rilevante importanza la collaborazione tra tutti i soggetti educativi, per diffondere la cultura nel rispetto dei diritti umani e promuovere la coscienza della cittadinanza internazionale;

 

- Ritiene che la scuola aperta al mondo esterno e in interazioni, debba essere luogo d’incontro e di scambio di esperienze, di relazioni e di occasioni di confronto, moltiplicando le

  opportunità d'apprendimento e facilitando il dialogo tra giovani ed istituzioni, tra pari, tra generazioni e culture diverse, garantendo la capacità di confrontarsi in modo costruttivo e

  di porsi in modo critico, ma rispettoso, di fronte all’altro;

 

- Promuove nei giovani l’esercizio della cittadinanza attiva quale fondamento di una convivenza civile basata sui valori della solidarietà, della partecipazione responsabile e della

  cooperazione;

 

- Ritiene che il bagaglio culturale dei giovani sia il frutto della interazione tra apprendimenti formali e apprendimenti non formali e che la cultura della cittadinanza, intesa in senso

  ampio, sia il risultato delle esperienze e delle conoscenze acquisite dentro e fuori la scuola;

 

- Si dedica allo sviluppo della diffusione della cultura nel territorio calabrese e in tutto il mondo, dallo sviluppo di scambi culturali tra popoli, sia a livello bilaterale, così come a livello

  multiculturale;

 

- Ritiene che vada stimolato l’interesse degli studenti e dei giovani che questi ultimi possano aiutare a radicare una cultura globale tra la gente;

 

- Intende promuovere un’educazione alla tolleranza, alla conoscenza delle culture internazionali, combattere l’estremismo e favorire la conoscenza;

 

- Persegue attivamente gli scambi tra le università e istituzioni educative, la concessione di materiali didattici per la sviluppo di una maggiore tolleranza e la comprensione delle

  culture, come pure la creazione di connessioni e comuni programmi tra gli istituti d’istruzione superiore e l’organizzazione di seminari universitari.

 

- L’UNIPO intende utilizzare i propri mezzi come risorsa culturale strettamente legata al territorio di competenza e agli interessi del mondo giovanile, attraverso proposte di studio e

 di approfondimento attivo, "pratica-laboratoriale" sul temi legati all'ambiente, alla sostenibilità, alla cittadinanza;

 

- L’UNIPO, nell'ambito delle proprie politiche sull'Istruzione e nell'ottica strategica "dell’Europa 2020", intende favorire e sostenere la realizzazione nel proprio territorio dei progetti,

  delle azioni e percorsi di ampliamento dell'offerta formativa e di innovazione metodologico didattica capaci di assicurare, in forme nuove, una crescita culturale dei giovani e la

  promozione di competenze chiave;

 

- Intende collaborare con gli enti e le agenzie formative qualificate sia del proprio territorio, che nazionali ed Internazionali, per realizzare percorsi rivolti alle scuole, che consentano

  a tutte le istituzioni scolastiche che lo desiderino di accedere, in modo partecipato, alle iniziative specifiche per favorire lo sviluppo sostenibile delle comunità.

 

- L’UNIPO intende promuovere percorsi di formazione e ricerca-azione rivolti agli insegnanti in servizio in particolare riferimento ai neo assunti, attraverso la promozione di una rete

 di scuole che intendano sviluppare con particolare organicità e continuità l'educazione alla sostenibilità;

 

 

Le precedenti premesse costituiscono parte integrante dell’accordo.

 

STATUTO

 

ARTICOLO 1 – DENOMINAZIONE, SEDE E DURATA

- E’ costituita una "Associazione Universitaria" di utilità e di migliormanto dello stato socio-culturale denominata "LIBERA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI POLISTENA” - UNIPO", La sede dell'Associazione è nel comune di Polistena (RC), Via Vittorio Veneto 1, Piazza del Popolo, presso la "Corte del Palazzo del Marchese Avati";

 

- la sede può essere trasferita in qualsiasi indirizzo dello stesso comune con semplice decisione del Consiglio Direttivo e l’eventuale variazione della sede legale non costituisce modifica statutaria.

 

- l'Associazione non ha limiti territoriali e può decidere in qualsiasi momento l'apertura di filiali (spin off) sul l'intero  territorio nazionale ed internazionali;

 

- la durata dell’associazione è Illimitata nel tempo,

 

- l’Associazione non ha fini di lucro e persegue esclusivamente fini di solidarietà sociale.

 

ARTICOLO 2 - OGGETTO

- L’Associazione Universitaria “LIBERA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI POLISTENA - UNIPO" (di seguito denominata semplicemente UNIPO oppure "Associazione Universitaria"),

ha carattere nazionale e internazionale e persegue lo studio e la ricerca nei settori delle politiche sociali, dell’economia, del lavoro, delle reti culturali e di alta formazione, dellacomunicazione e delle tecnologie innovative, al fine di promuovere condizioni di sviluppo e di qualità ambientale, culturale e sociale del territorio, di ridurre le condizioni di svantaggio

sociale e di favorire l’integrazione sociale.

 

- l’UNIPO, ha per fini la qualificazione, il miglioramento professionale, sociale ed artistico, nei campi della cultura, dell’istruzione e della formazione, dello spettacolo, del turismo, dell’animazione, della comunicazione e dell’arte in generale; la realizzazione, la pratica e la valorizzazione delle iniziative e dei servizi della cultura, delle arti e dello spettacolo, nonché la diffusione e la promozione d’attività su tutto il territorio nazionale;

 

- per il raggiungimento dei propri fini l’UNIPO si propone, inoltre, anche attraverso l’ acquisizione di eventuali contributi, di:

 

     - svolgere attività di istruzione e formazione diretta ad arrecare benefici a persone svantaggiate, di studio e di ricerca nei settori delle politiche sociali, dell’economia, del lavoro,

    delle reti culturali e di alta formazione, della comunicazione e delle tecnologie innovative, con particolare attenzione ai temi relativi alla qualità dei servizi e alla valorizzazione delle

    reti culturali e di alta formazione e ricerca, anche in collaborazione con enti aventi finalità analoghe;

 

     - promuovere, organizzare e realizzare seminari di studio, manifestazioni, convegni, incontri, eventi ed altre attività di promozione delle diverse forme ed espressioni culturali e

     scientifiche nei settori indicati al punto precedente, dedicando specifica attenzione al ruolo e alla qualità dell’università e della ricerca per la tutela e valorizzazione del patrimonio

      artistico e culturale e per lo sviluppo innovativo dell’economia e del territorio, della qualità della vita sociale e dell’ambiente, dell’integrazione dei soggetti svantaggiati,pubblicandone

     i relativi atti e documenti prodotti;

 

     - orientare l’azione dei soggetti che operano nell’università, nella ricerca e nel campo dell’innovazione, compresi gli studenti, all’impegno nel campo della solidarietà, anche

      attraverso concrete esperienze di volontariato, assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile e di diffusione dei valori di convivenza civile, di solidarietà,

     di tolleranza, di pace;

 

     - promuovere e svolgere attività di formazione e sviluppare studi e ricerche di carattere scientifico e sociale costituendo, se opportuno, una biblioteca ed una propria banca dati

     su sistemi informatici;

 

     - promuovere e realizzare iniziative finalizzate alla formazione e all’aggiornamento del personale addetto ai settori indicati nei punti precedenti;

 

     - concedere premi di studio, sovvenzioni e borse di studio per attività dei settori di interesse dell’UNIPO. Nella realizzazione dei propri scopi, l’UNIPO si propone di coinvolgere gli

     Enti Locali, le università, le altre istituzioni pubbliche del territorio, nazionali ed europee, e i soggetti privati interessati;

 

     - promuovere attività cinematografiche, artistiche, musicali su temi di carattere storico, culturale, territoriali;

 

- L’UNIPO può assumere tutte le iniziative e svolgere tutte le attività a scopo non lucrativo ivi compresa la stipulazione di accordi di collaborazione con organizzazioni italiane ed

  estere ovvero la promozione di e/o la partecipazione in altre associazioni e fondazioni, che siano giudicate necessarie od utili per il conseguimento delle proprie finalità;

 

- L’UNIPO potrà, tuttavia, svolgere attività direttamente connesse a quelle istituzionali, ovvero accessorie in quanto integrative delle stesse, nei limiti consentiti dal D.Lgs. 4

  dicembre 1997, n. 460 e successive modifiche ed integrazioni;

 

ARTICOLO 3 - NORMATIVA

- L’ASSOCIAZIONE UNIVERSITARIA UNIPO è aperta, ugualitaria, pluralistica, democratica, apolitica ed apartitica, liberale, solidaristica, partecipativa.

 

- E’ strumento di maturazione sociale e civica. Tende al raggiungimento ed al rispetto dei sostanziali principi e diritti della vita: libertà, dignità, democraticità, solidarietà, partecipazione, promozione umana, formazione e servizi alla persona. E’ regolata dal D.Lgs. 460/1997 e successive modifiche nonché da quanto disposto dal C.C. agli artt. 14 e ss. e dalla normativa vigente in materia di associazionismo.

 

- L’UNIPO potrà, in via accessoria, ausiliaria, secondaria, strumentale, in ogni caso marginale, svolgere attività commerciale per il raggiungimento degli scopi sociali.

 

- L’UNIPO destinerà i fondi raccolti per la realizzazione dei fini sociali.

 

ARTICOLO 4 - SCOPI & ATTIVITÀ'

- L’UNIPO promuove ed organizza, senza alcuna finalità lucrativa, manifestazioni culturali, musicali, teatrali, ricreative, cinematografiche, di animazione ed artistiche e partecipa ad esse con propri soci, se promosse ed organizzate da altre Associazioni, Enti Pubblici e Privati; promuove ed organizza convegni, dibattiti, stages, conferenze, concorsi, premi, ecc.; promuove ed organizza corsi di aggiornamento e perfezionamento professionale di musica, canto, moda, recitazione, danza, pittura, fotografia ed animazione.

 

- Per il raggiungimento degli scopi associativi l’UNIPO ha facoltà di utilizzare a vario titolo beni immobili sia pubblici e sia privati.

 

- L’UNIPO ha l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.

 

- L’UNIPO potrà compiere ogni altra attività connessa o affine agli scopi sociali, nonché compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni contrattuali di natura immobiliare, mobiliare, industriale e finanziaria, necessarie ed utili alla realizzazione di detti scopi e, in ogni modo, direttamente o indirettamente connesse ai medesimi.

 

- L’UNIPO, ai fini fiscali, deve considerarsi ente non commerciale, secondo quanto disposto dal comma 4, art. 87, Dpr 22 dicembre 1986, n. 917.

 

- L’UNIPO intende perseguire i seguenti scopi :

 

     - Assolvere la funzione sociale di promuovere il diritto allo studio in ogni sua forma e contribuire allo sviluppo completo e armonioso della persona, promuovendo e sostenendo in

      ambito scolastico ed extra-scolastico, attività culturali, formative, artistiche, ludico-sportive, cinematografiche e ricreative, che amplino l’offerta formativa in favore degli alunni delle

     scuole di ogni ordine e grado (di seguito denominata SCUOLA). Per l’individuazione di queste attività, L’UNIPO si coordinerà con il Dirigente scolastico, il Consiglio di Istituto, i

     Comitati dei genitori, e tutti gli Organi scolastici di volta in volta competenti;

 

     - agevolare e contribuire allo sviluppo di una cultura moderna ed internazionale aiutando la SCUOLA nell’opera di potenziamento di tutti i supporti didattici e scolastici quali, a

     titolo di esempio, la biblioteca scolastica, gli strumenti informatici, i supporti musicali, artistici e sportivi;

 

     - garantire la qualità dell’educazione e della crescita degli alunni della SCUOLA mediante la partecipazione diretta dei soci alla vita della Scuola realizzata attraverso l’informazione

     sull’attività degli organi collegiali, l’esame e il chiarimento di problematiche di propria competenza, la formulazione di suggerimenti e proposte ai vari organismi scolastici

 

     - finanziare attività e/o progetti proposti sia dalla SCUOLA che dall’UNIPO stessa, con finalità solidaristiche e di supporto al completamento della formazione e delle esperienze

     interpersonali dei soci e degli studenti, promuovere la comunicazione, il confronto e lo scambio di esperienze educative, con il coinvolgimento alla vita della SCUOLA al fine di

     ottenere una partecipazione più attiva responsabile e qualificata;

 

     - favorire iniziative culturali, sociali e ludico-ricreativo-sportivo, organizzare conferenze, mostre, corsi, laboratori, manifestazioni, nonché qualsiasi altra iniziativa che possa

     rappresentare motivo di interesse e di incontro collettivo;

 

      - aiutare l’integrazione nell’Istituto di bambini portatori di disabilità, con la fornitura di tutti gli strumenti e i supporti necessari allo sviluppo dell’apprendimento e della socializzazione,

     attraverso l’organizzazione di momenti di incontro, di informazione e aggiornamento anche con i genitori, gli insegnanti e gli esperti del settore;

 

     - favorire l’integrazione dei bambini di culture diverse, agevolando e contribuendo all’inserimento nella Scuola di bambini e famiglie la cui lingua madre non è l’italiano, al fine di

     sviluppare una cultura moderna ed internazionale. L’UNIPO non può deliberare o intraprendere iniziative di carattere didattico-disciplinare.

 

- Per la realizzazione dei propri scopi l’UNIPO si propone in particolare di realizzare le seguenti attività:

 

     - promuovere e progettare manifestazioni, iniziative culturali e sociali, feste, corsi, eventi artistici, ludico-sportivi, musicali cinematografiche e teatrali,organizzare conferenze,

       laboratori, dibattiti, corsi di aggiornamento per educatori

 

     - promuovere momenti educativi e di sostegno alla funzione genitoriale; organizzare incontri con i professionisti nell’ambito della formazione, organizzare convegni, corsi ed

     approfondimenti sulle metodologie educative ;

 

     - produrre, pubblicare e distribuire testi, stampati, materiali editoriali in genere, software, prodotti audio-video.

 

     - L’UNIPO potrà compiere attività commerciali se strettamente o direttamente connesse o accessorie ed integrative dell’oggetto sociale e comunque le attività ritenute dal Consiglio

     Direttivo necessarie, utili o opportune ed i cui proventi siano comunque destinati esclusivamente alle finalità perseguite dall’UNIPO. Potrà eventualmente stipulare convenzioni

     anche con realtà commerciali e produttive per la fornitura di beni e servizi a favore dei propri soci.

 

     - L’UNIPO potrà inoltre affiliarsi ad altre associazioni od organizzazioni aventi scopo analogo od affine al proprio; stipulare convenzioni o collaborare con Enti e organismi nazionali

      e altri soggetti giuridici pubblici e privati e i loro consorzi, anche per la realizzazione di specifiche attività.

 

     - L’UNIPO, per il raggiungimento dei suoi fini statutari, svolgerà attività editoriale, letteraria, e musicale, televisiva, curando la pubblicazione e la diffusione di periodici, bollettini di

      informazione, giornali, materiale audiovisivo, nei settori di interesse, rivolti anche ai non soci, per la diffusione e la divulgazione della sua attività e di quella dei suoi soci.

 

     - Per l’attuazione dei propri scopi, l’UNIPO potrà assumere o ingaggiare artisti, conferenzieri, esperti, docenti o altro personale specializzato estraneo all’UNIPO, riconoscendo loro

       l’indennizzo per le prestazioni elargite (professionali lavorative, intellettuali, culturali, artistiche).

 

     - L’UNIPO svolge la propria attività prevalentemente su base di volontariato degli associati, degli aderenti e dei sostenitori e persegue gli scopi sopra richiamati senza fini di lucro,

      con l’impegno di destinare eventuali utili risultanti dalla gestione alla promozione di eventi artistici e culturali, incontri e momenti formativi e comunque alle attività istituzionali.

 

     - L’UNIPO potrà aderire a Enti, Federazioni e ad Associazioni a carattere nazionale, mantenendo la propria autonomia. L’UNIPO potrà procedere a convenzioni con Enti

     pubblici e privati per offrire ai soci proficue opportunità e facilitazioni.

 

 

ARTICOLO 5 - PATRIMONIO

L’UNIPO non persegue scopi di lucro, ma si basa su autofinanziamenti e/o contributi di Enti Pubblici e Privati, il suo patrimonio è costituito da:

 

- Eventuali quote e/o contributi volontari degli associati in relazione alla necessità ed al funzionamento dell’associazione;

 

- dai contributi dello Stato, di enti pubblici e di altre persone fisiche e giuridiche private;

 

- da eventuali erogazioni, donazioni e lasciti;

 

- da ogni entrata derivante dalle attività associative, dai beni e dai diritti acquistati con dette quote ed entrate e da tutti i beni e proventi e contributi che pervengano a qualsiasi titolo all’associazione;

 

- dal ricavato delle attività istituzionali e connesse.

 

ARTICOLO 6 – SOCI

- Possono far parte dell’UNIPO le persone fisiche, le Associazioni, le persone giuridiche e gli enti pubblici e privati che abbiano interesse a promuovere gli scopi associativi.

 

- L’UNIPO è aperta a tutti coloro che sono interessati alla realizzazione delle finalità istituzionali e ne condividano spirito ed ideali;

 

- La domanda di ammissione a socio ordinario deve essere indirizzata al Presidente dell’Associazione e/o accompagnata dalla presentazione di un socio fondatore

 

- Su di essa delibera il Consiglio Direttivo dell’UNIPO.

 

- L’adesione all’Associazione per i soci è a carattere annuale e va rinnovata di anno in anno, fermo restando in ogni caso il diritto di recesso.

 

- Ogni associato si impegna alle prestazioni ritenute necessarie per il raggiungimento degli scopi associativi senza pretendere alcun compenso per nessun titolo o motivo, ogni eccezione rimossa, nonché all’osservanza delle leggi, dei presenti patti associativi, dei regolamenti ivi previsti o deliberati dall’assemblea e delle obbligazioni prese dagli organi associativi competenti.

 

- Gli associati dell’UNIPO si distinguono in soci fondatori, soci onorari, soci ordinari e soci sostenitori.

 

SOCI FONDATORI:

- Sono SOCI FONDATORI I tre membri che hanno dato vita all’Associazione e conservano esclusivo diritto di veto.

 

- In caso di rinuncia alla carica e/o dimissioni di uno dei soci fondatori, sarà eletto, con il parere a maggioranza dei 2/3 dei soci fondatori, un sostituto, che avrà i medesimi privilegi del socio fondatore uscente.

 

 

SOCI ONORARI:

- I SOCI ONORARI sono coloro che per particolari meriti scientifici, culturali e morali sono ammessi a tale categoria di soci dal Consiglio Direttivo; essi sono esenti dall’obbligo di pagamento della quota di iscrizione e della quota associativa annuale e possono partecipare alle assemblee ordinarie e straordinarie senza diritto di voto.

 

 

SOCI ORDINARI:

- I SOCI ORDINARI sono obbligati al pagamento della quota di iscrizione e della quota associativa annuale. I soci ordinari possono partecipare, alle assemblee ordinarie e straordinarie, esprimendo un esclusivamente “voto propositivo”, che può essere preso in considerazione, ma che non costituisce veto, nelle decisioni finali.

 

- La qualità di socio è inalienabile ed in trasmissibile e cessa per dimissioni, radiazione, decesso o per mancato versamento della quota annuale nei termini previsti.

 

- La qualifica di associato viene meno automaticamente ed immediatamente in caso di morosità dell’associato stesso.

 

- I soci fondatori sono di diritto soci ordinari.

 

 

ARTICOLO 7 – AMMISSIONE E DECADENZA DEI SOCI

- Tutti i soci avranno diritto a partecipare alla vita dell’UNIPO e dovranno presentare domanda al Consiglio Direttivo che avrà facoltà di accettarla o respingerla senza obbligo di rendere nota la motivazione, secondo i criteri dettati dal regolamento interno.

 

- La domanda sarà corredata dalla dichiarazione di accettazione dello Statuto e delle deliberazioni degli Organi Sociali.

 

- Il Consiglio Direttivo delibera l’ammissione degli associati ordinari nonché la decadenza degli associati inadempienti o che tengano una condotta ritenuta indegna e non compatibile con le finalità associative.

 

- La decisione non necessita di preventiva intimazione.

 

- La decadenza non conferisce all’associato alcun diritto alla restituzione delle quote o dei contributi versati.

 

- Altrettanto avverrà in caso di dimissioni.

 

- Il Consiglio Direttivo delibera, altresì, con le modalità di cui sopra, l’attribuzione della qualifica di soci  onorari.

 

- Tutti gli associati, ad eccezione della categoria dei soci onorari, sono obbligati al versamento di una quota annua non inferiore all’importo determinato annualmente dal Consiglio Direttivo per ciascuna categoria.

 

- Gli associati non assumono alcuna responsabilità patrimoniale oltre all’importo delle rispettive quote.

 

- E’ fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale, durante la vita dell’organizzazione a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre Associazioni senza fini di lucro che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima ed unitaria struttura.

 

- L’appartenenza all’ UNIPO ha carattere libero e volontario, ma impegna gli aderenti al rispetto delle decisioni prese dai suoi Organi Sociali, secondo le competenze statutarie ed ha un comportamento corretto sia nelle relazioni interne con altri soci che con terzi.

 

- I collaboratori volontari hanno diritto a partecipare gratuitamente alle attività dell’UNIPO. Sarà riconosciuto eventualmente e preventivamente concordato e scritto, un rimborso spese, per l’opera fattiva o intellettuale svolta.

 

- A copertura dei costi di particolari iniziative, programmate e promosse dall’UNIPO, potranno essere richieste quote di autofinanziamento straordinarie unicamente ai soci interessati ad esse.

 

- la quota associativa non è trasmissibile e non potrà essere considerata una rivalutazione di essa

 

- I soci cessano di appartenere alla stessa per:

 

     - dimissioni volontarie;

 

     - decesso;

 

      - comportamento contrastante o in violazione degli scopi statutari nonché per indegnità, inottemperanza ai regolamenti interni o alle delibere degli organi sociali, o qualora arrechino

     danni materiali o morali all’UNIPO. Complotti, mistificazioni e/o attività destabilizzante, nei confronti dell’UNIPO, delle sue attività o di Uno dei Soci Fondatori;

 

- Il socio che cessi per qualsiasi motivo di far parte dell’UNIPO, perde ogni diritto al patrimonio sociale.

 

- L’ammissione e l’esclusione vengono deliberate dal Consiglio Direttivo e comunicate al richiedente o al socio.

 

- I soci espulsi potranno ricorrere contro il provvedimento nella prima assemblea ordinaria.

 

ARTICOLO 8 - ORGANI All’INTERNO DELL’UNIPO

Sono organi dell'associazione:

 

- l'Assemblea degli associati;

 

- il Consiglio Direttivo;

 

- il Presidente;

 

- il vice Presidente

 

- il Segretario;

 

- il Tesoriere;

 

- il Comitato Tecnico Scientifico (CTS);

 

- Il Centro Linguistico dell’ATENEO (CLA)

 

- Il Comitato Tecnico Artistico (CTA);

 

- Il Comitato “Cinema Arte Musica Spettacolo” (CAMS)

 

Tutte le cariche sono a titolo onorifico e gratuito.

 

ARTICOLO 9 - ASSEMBLEA DEI SOCI

- L'Assemblea dei Soci è l'organo eccelso dell'UNIPO.

 

- Essa è rappresentata da tutti i soci facente parte e aventi diritto d’intromissione in assemblea. I soci in regola con il versamento della quota associativa, hanno aderito facendone parte.

 

- L’Assemblea si riunisce in seduta ordinaria almeno una volta all’anno, altresì si riunisce ogni qualvolta il Presidente o il Consiglio Direttivo lo ritengano opportuno, o dalla richiesta scritta di almeno i 2/3 dei soci fondatori aventi diritto al voto.

 

- La convocazione dell’Assemblea, ordinaria e straordinaria, è effettuata dal Presidente o dal Consiglio Direttivo, mediante comunicazione trasmessa almeno dieci giorni prima della riunione. La convocazione deve contenere l’ordine del giorno, la data, l’ora ed il luogo dell’adunanza sia per la prima e sia per la seconda convocazione, che può avere luogo anche un’ora dopo la prima convocazione.

 

- E’ consentita anche la convocazione a mezzo fax, posta elettronica, telegrafica o a mezzo stampa.

 

- Tutte le Assemblee sono validamente costituite in prima convocazione con la presenza di almeno 2/3 dei soci fondatori aventi diritto di voto.

 

- Si riterrà valida la comunicazione mediante affissione nei locali sociali, anche nell’apposito spazio comunicazioni alle famiglie, e rivolta a ciascun socio con predisposizione dell'ordine del giorno indicante gli argomenti da trattare, indicazione data e ora della riunione, almeno n.7 giorni prima della data fissata.

 

- L’Assemblea ordinaria delibera sempre con il voto favorevole della maggioranza dei soci presenti.

 

- Sono compiti dell’Assemblea ordinaria:

 

     - stabilire le linee programmatiche dell’UNIPO;

 

     - approvare la relazione annuale del Consiglio Direttivo sull’attività dell’anno associativo trascorso;

 

     - eleggere il Consiglio Direttivo;

 

     - deliberare sugli altri oggetti attinenti alla gestione dell’UNIPO sottoposti al suo esame dagli

 

     - associati stessi, dal Consiglio Direttivo;

 

- Sono compiti dell’Assemblea straordinaria:

 

     - la modifica del presente Statuto;

 

     - lo scioglimento dell’UNIPO.

 

- L’Assemblea straordinaria delibera sempre con il voto favorevole della maggioranza dei soci presenti.

 

- Le Assemblee, presiedute dal Presidente, in caso di sua assenza o impedimento di quest’ultimo, verranno rinviate a data da stabilirsi entro e non oltre i 7 (sette) giorni.

 

- Le decisioni dell’assemblea dovranno essere prese:

 

     - in modo unanime, per quanto riguarda le decisioni di Carattere Strutturale dell’associazione (sconvolgimenti all’assetto direttivo, rimodellazione delle finalità,dei fini e degli

      obbiettivi);

 

     - a maggioranza, tutte le decisioni di carattere didattico/culturale (manifestazioni, seminari, corsi, accreditamenti e collaborazioni con enti esterni);

 

- I verbali sono redatti dal Segretario o, in caso di sua assenza, da un segretario nominato dall’Assemblea e sottoscritti dal Presidente e dal Segretario stesso.

 

 

ARTICOLO 10 – CONSIGLIO DIRETTIVO D’ATENEO

- Il Consiglio Direttivo provvede all’amministrazione ordinaria e straordinaria delle attività dell’Associazione.

 

- Esso è composto in misura minima dai i 2/3 dei soci fondatori e non decade.

 

- Inizialmente il Presidente, il Vice Presidente e il Segretario, sono nominati dall’Atto Costitutivo e non decadono, se non per rinuncia, dimissioni volontarie o gravi provvedimenti disciplinari.

 

- Nei casi di decesso, dimissioni o decadenza della carica di uno dei componenti, in occasione della prima riunione del Consiglio Direttivo può procedere all’integrazione della carica resasi vacante.

 

- Le cooptazioni devono essere decise con la maggioranza dei residui componenti del Consiglio stesso.

 

- La prima assemblea successiva alla cooptazione dovrà sostituire definitivamente i membri del "Consiglio Direttivo" cessati dalla carica per qualsiasi ragione.

 

- I componenti del Consiglio Direttivo eletti in questo modo ad integrazione dei posti vacanti dureranno, poiché non “SOCIO FONDATORE” in carica fino alla scadenza del mandato, della durata di tre anni.

 

- Il Consiglio Direttivo in particolare:

 

     - amministra il patrimonio dell’Associazione;

 

     - predispone i bilanci preventivi e consuntivi annuali;

 

     - convoca le assemblee;

 

     - provvede alla realizzazione del programma di attività sulla base dell’indirizzo generale fornito dall’assemblea;

 

     - delibera l’entità della quota di iscrizione, della quota annua e l’importo dei contributi associativi per ciascuna categoria di associati tenuta a tali contribuzioni;

 

     - delibera l’ammissione, l’esclusione e la decadenza degli associati;

 

     - delibera gli eventuali provvedimenti, attinenti agli scopi e finalità associative, dettati da carattere di urgenza e necessità;

 

     - organizza commissioni di studio e di coordinamento tra le attività e le iniziative associative rientranti negli scopi statutari;

 

     - nomina rappresentanti o delegati dell’associazione per i contatti con organi comunali, provinciali, regionali, nazionali o internazionali e per i rapporti con altre associazioni o

     società aventi attività o scopi similari;

 

     - cura, se richiesta e necessaria, la costituzione e la redazione di un organo di stampa pubblicitario ed informativo nominandone il Direttore;

 

     - emana regolamenti interni per il migliore funzionamento dell’Associazione e che non siano in contrasto con il presente Statuto.

 

ARTICOLO 11- IL PRESIDENTE

- IL PRESIDENTE rappresenta legalmente l'UNIPO nei confronti di terzi e in giudizio.

 

- E’ responsabile verso i soci e verso l’esterno come disposto.

 

- E’ garante di tutti i debiti dell’UNIPO assieme ai membri del Consiglio.

 

- E’ eletto dall’assemblea tra i membri del Consiglio direttivo. Sovraintende all’andamento dell’Assemblea, cura l’applicazione del presente Statuto in base alle decisioni assembleari ed alle linee di indirizzo contenute nel programma generale, se approvato; coordina l'attività e ne autorizza la spesa.

 

- Convoca e presiede le riunioni dell'assemblea, verificando la validità delle convocazioni e le presenze. In caso di necessità e di urgenza, assume i provvedimenti inderogabili,

sottoponendoli a ratifica nella prima riunione utile del Consiglio.

 

- Esercita i più ampi poteri di ordinaria amministrazione.

 

- Il Consiglio gli conferisce i seguenti poteri, da intendersi solo esemplificativi:

 

     - rappresentare l’UNIPO presso gli enti pubblici;

 

     - stipulare, modificare e risolvere contratti;

 

     - incassare, esigere somme, procedere a pagamenti, disporre bonifici ed operare in ogni altro modo sul conto corrente della ASSOCIAZIONE con firma congiunta e/o disgiunta

     con il Tesoriere

 

     - Esso cessa dalla carica quando non-ottempera alle previsioni di legge o statutarie.

 

ARTICOLO 12 - IL VICE PRESIDENTE

- E’ uno dei soci fondatori; tra i sui compiti:

 

- collabora a stretto contatto con il presidente;

 

- lo sostituisce in caso di assenza, impedimento o cessazione;

 

- assolve i compiti di Tesoriere;

 

ARTICOLO 13 - IL SEGRETARIO

- E’ uno dei soci fondatori; tra i sui compiti:

 

- collabora a stretto contatto con il "Presidente" e il "vice Presidente";

 

- redige e conserva i verbali del "Consiglio Direttivo";

 

- può richiedere monitoraggio sui servizi di tesoreria e movimenti finanziari;

 

ARTICOLO 14 – COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DELL’ATENEO (CTS)

L’UNIPO, al fine di garantire un corretto svolgimento di tutte le attività scientifiche connesse alla realizzazione della propria “Mission”, ha instituito un Comitato Tecnico Scientifico (di seguito semplicemente “CTS”).

IL CTS è un organo di ricerca è sviluppo all’interno dell’Ateneo, esso si occupa di "Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico ed Alta Formazione. Elabora e valuta proposte e progetti di ricerca e programmi formativi nel campo delle scienze e della tecnologia, svolge attività di consulenza in relazione ai compiti istituzionali dell’ Ateneo e alle iniziative scientifiche e culturali che essa promuove o alle quali collabora.

Esso agisce in stretta collaborazione con gli organi dell’UNIPO. Il CTS è composto dal Presidente, Vice Presidente, dal Segretario (componente di diritto), oppure da i 2/3 del Consiglio Direttivo e da un minimo di cinque membri, anche non associati, nominati dal Consiglio Direttivo d’Ateneo, tra cui scienziati conterranei di elevato profilo internazionale e tra coloro che si sono distinti in ambito nazionale ed internazionale in quei settori tecnico/scientifici, tali da richiedere elevata competenza professionale e capacità di studio e ricerca, nelle diverse attività oggetto dell’UNIPO.

 

- Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) elabora e avanza proposte relative allo sviluppo dell’attività dell’UNIPO e assiste il Consiglio Direttivo nelle scelte relative agli indirizzi culturali e scientifici.

 

- Il CTS è presieduto dal Presidente della Fondazione o da un suo delegato.

 

- Il CTS ha un Direttore Scientifico nominato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

 

- Il Direttore Scientifico sovraintende e coordina l’elaborazione dei programmi scientifici e formativi della Fondazione e ne assicura l'attuazione. Il Direttore Scientifico ha anche il compito di rendicontare al CDA sullo stato delle attività e dei progetti seguiti dal CTS.

 

- La carica di membro del CTS non è incompatibile con altre cariche, non prevede alcun compenso, salvo un eventuale un rimborso spese, precedentemente concordato, per la partecipazione alle riunioni del Comitato.

 

Il CTS inoltre:

 

     - elabora le linee generali orientative dell'attività scientifica dell’UNIPO e formula proposte circa le esigenze complessive;

 

     - seleziona, nell’ambito nelle proprie competenze, progetti innovativi riguardanti le tematiche di interesse della Fondazione;

 

     - contribuisce nel creare una rete di relazioni, collaborazioni e partnership tra l’ UNIPO e le Università, Enti di Ricerca e altre Istituzioni e/o Organizzazioni qualificate.

 

     - fornisce al CdA un'ampia ed aggiornata informazione scientifica e culturale sui temi di interesse della Fondazione, anche promuovendo e organizzando seminari, convegni e incontri;

 

- elabora e definisce i programmi formativi anche promuovendo:

 

     - relazioni e scambi con realtà nazionali e internazionali che possano risultare utili alla formazione professionale;

 

     - accordi e convenzioni con Istituti di ricerca, Università, Istituzioni culturali e scientifiche pubbliche e private;

 

     - elabora annualmente una relazione sullo stato delle attività scientifiche e formative, completa di orientamenti programmatici, esprimendo il proprio parere anche nel merito della gestione dei progetti finanziati.

 

- Il CTS si riunisce di norma fino a un massimo di tre volte all’anno e può essere convocato ogni qualvolta sia ritenuto opportuno dal Presidente o su richiesta scritta di almeno la metà dei membri in carica.

 

- L'avviso di convocazione avviene di regola almeno dieci giorni prima e contiene l'indicazione dell'ordine del giorno, luogo e orario della riunione.

 

- Il CTS è validamente costituito con la presenza della maggioranza dei suoi componenti in carica e le relative deliberazioni vengono assunte a maggioranza assoluta di voti dei presenti. In caso di parità di voti, prevale quello del Presidente o di chi ne fa le veci.

 

- Delle riunioni è redatto verbale a cura di un Segretario nominato dal Presidente anche al di fuori dei componenti il Comitato.

 

- Il Presidente annualmente comunica il programma delle attività organizzative, scientifiche e formative e il relativo budget approvato dal CdA per la realizzazione dei progetti proposti dal CTS.

 

- Il CTS dura in carica tre anni. I suoi membri possono essere riconfermati.

 

- Fino a che non si sia nominato, costituito ed insediato il nuovo CTS sono prorogati i poteri e i compiti del precedente.

 

- Il CTS può essere sciolto dal Presidente con delibera del CDA della Fondazione per gravi inadempienze, per azioni che pregiudichino l'interesse dell’UNIPO in ordine alle finalità istituzionali e per azioni contrarie alle norme di legge.

 

- Per gli stessi motivi, il Presidente, con delibera del CDA dell’ UNIPO, può determinare la decadenza del Direttore Scientifico o dei singoli membri e la loro sostituzione, su designazione del CDA stesso, anche senza sciogliere il Comitato.

 

Il Presidente, con delibera del CDA dell’UNIPO, può nominare ulteriori membri in aggiunta a quelli esistenti o in sostituzione di eventuali membri dimissionari.

 

ART. 14.5 - (INTEGRAZIONI E SPECIFICAZIONI)

- Per quanto non contemplato, il CTS può approvare specificazioni ed integrazioni del presente regolamento con efficacia interna purché non in contrasto con il CDA e la legislazione vigente.

 

- Eventuali variazioni del presente atto devono essere ratificate dall’intero Comitato in apposita seduta.

 

ARTICOLO 15 – CENTRO LINGUISTICO DELL’ATENEO (CLA)

- Il CLA  dell’Ateneo sviluppa e coordina all’interno dell’UNIPO l'offerta formativa e linguistico-culturale organizzando corsi curriculari, gemellaggi, viaggi d’istruzione all’estero, soggiorni studio, intercultura e altre iniziative a sostegno dell'apprendimento linguistico. Ha lo scopo di coordinare e sviluppare l’offerta linguistica dell’UNIPO, attraverso un articolato sistema di formazione che affianca alla didattica tradizionale forme di didattica innovativa multimediale e laboratori linguistici.

 

- E’ nominato dal Consiglio Direttivo a carattere consultivo con scadenza triennale composto dal Presidente, Vice Presidente, Segretario (oppure i 2/3 del Cosiglio Direttivo) e da un minimo di quattro componenti, anche non associati ed esperti in quei settori tecnici tali da richiedere elevata competenza professionale e capacità di studio e ricerca, nelle diverse attività oggetto dell’UNIPO.

 

- Il Centro Linguistico di Ateneo è sede d’esame autorizzata per le certificazioni linguistiche

 

- internazionali secondo i parametri del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue (livelli A1, A2, B1, B2, C1 e C2).

 

- Funzione del CLA:

 

     - predisporre progetti per sviluppare la conoscenza delle lingue e delle competenze interculturali per ogni Dipartimento;

 

     - Realizzare progetti specifici per l’apprendimento linguistico con pluralità di metodi e con varietà di mezzi cognitivi e strumentali;

 

     - Realizzare corsi integrati per l’apprendimento delle lingue facendo ricorso anche ad istituti esterni;

 

     - Agevolare il rilascio di certificati a valenza internazionale del livello di conoscenza delle lingue;

 

     - Curare i rapporti con gli enti pubblici e privati, per rispondere ai relativi bisogni di conoscenze linguistiche specializzate e di competenze comunicative accademico-professionali ed interculturali;

 

- Essere il centro di raccolta di tutte le informazioni di carattere logistico e didattico per gli studenti e per i docenti di lingue;

 

- Facilitare la reperibilità del materiale didattico per studenti e docenti;

 

- Fornire supporto tecnico alla didattica e all’elaborazione di materiali didattici “ad hoc”;

 

- Elaborare e gestire percorsi formativi autonomi;

 

- Promuovere la ricerca linguistica applicata e partecipare a progetti di ricerca nazionali, europei ed internazionali

 

ARTICOLO 16 – COMITATO ARTE MUSICA & SPETTACOLO dell’Ateneo (CAMS)

- Il CAMS dell’Ateneo è un organo che si occupa di raccogliere, filtrare, elaborare proposte (pervenute anche dall’esterno), su possibili attività artistico teatrali e cinematografiche e di

portarle a compimento, attraverso un’accurata rete di attrezzature e sistemi tecnologici.

 

E’ nominato dal Consiglio Direttivo a carattere consultivo con scadenza triennale composto dal Presidente, Vice Presidente, Segretario (componenti di diritto), oppure dai 2/3 del Consiglio Direttivo, compreso un minimo di quattro componenti, anche non associati ed esperti del settore, tali da richiedere elevata competenza professionale e capacità di studio e ricerca, nelle diverse attività oggetto dell’UNIPO.

 

Il CAMS, può intraprendere attività d’intesa con produzioni  Televisive e/o cinematografiche, associazioni, enti pubblici, al fine di garantire un proprio profilo operativo alto.

 

ARTICOLO 17– ESERCIZIO FINANZIARIO

- L’esercizio finanziario annuale dell'Associazione decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno.

 

- Il conto consuntivo, quello preventivo e la relazione esplicativa, dovranno essere redatti entro il 31 dicembre dello stesso anno.

 

- Dalla rendicontazione devono risultare i beni, i contributi e i lasciti ricevuti.

 

ARTICOLO 18 – QUOTE ASSOCIATIVE

Le quote associative annue deliberate dal Consiglio Direttivo, dovranno essere versate dagli iscritti entro sessanta giorni dall’inizio di ogni esercizio finanziario.

 

ARTICOLO 19 – GRATUITÀ DELLE CARICHE

- Tutte le cariche in seno all'UNIPO sono gratuite.

 

- I membri del Consiglio direttivo e del Comitato Tecnico Scientifico hanno diritto al rimborso delle spese sostenute ove debitamente deliberate e regolarmente documentate.

 

ARTICOLO 20 – ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO

I soci che prestano attività di volontariato saranno assicurati ai sensi dell’art. 4 della Legge 266/PI

 

ARTICOLO 21 – RAPPORTI DI FEDERAZIONE E CONFEDERAZIONE

- L’UNIPO, senza perdere la propria autonomia, può federarsi ed anche confederarsi con altre associazioni ed organismi di identico indirizzo e che perseguano le stesse finalità e scopi.

 

- L’UNIPO si scioglierà in caso d’impossibilità di raggiungimento degli scopi associativi e con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria.

 

- L’assemblea straordinaria, appositamente convocata, che delibererà lo scioglimento potrà anche, eventualmente, disporre la devoluzione del patrimonio ad altra organizzazione non lucrativa di utilità sociale o a fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190, L. 662/96, salvo diversa destinazione imposta dalla legge vigente al momento dello scioglimento.

 

- Lo scioglimento dell’UNIPO, per qualsiasi causa, deve essere deliberato con le modalità previste per l’Assemblea straordinaria.

 

ARTICOLO 22 – DISCIPLINA NORMATIVA

Per quanto non espressamente previsto dai presenti Patti Associativi si fa riferimento alle norme del Codice Civile, del Dlgs. 460/97 ed alle leggi in materia, nonché ai regolamenti specifici alla cui stesura è demandato il Consiglio Direttivo.

 

La scrittura in precedenza riportata è stata letta accettata è sottoscritta

 

Polistena, 01.04.2015

 

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